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al testo di Luciano Rosario Capaldo
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La vita e la pica…
Si posa, quasi pesantemente quella pica sul ramo la posso addirittura toccare tanto è vicina alla mia finestra. Quel ramoscello oscilla, su e giù per un po’ perpetuo e sembra improvvisarsi in una danza; la mia vita! La osservo e mi avvicino. Impaurita, spicca il volo ma una piuma dalla coda le si stacca e io riesco ad afferrarla. Vorrei con quella penna dipingere il blu del cielo con parole di libertà. Chissà qual è il suo colore. Devo lasciare quell’oscillazione che segna il mio tentennare le mie incertezze di vita. Disegno allora un cerchio, immaginario e personale; una fortezza in cui sentirmi… re!. Marco quindi il territorio similmente ad un felino nel periodo degli amori. Altri uccelli , attratti, tentano di violare quell’area ormai solamente mia ma , alcun altro mai potrà avere la mia libertà; la mia vita con quella pica l’ho ridonata a me stesso quindi inutile sarà l ‘altrui…fatica!
Luciano Capaldo 29 giugno ‘15 |
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